IL PARTENONE
 

Costruito da Ictino e decorato da Fidia intorno al 450 a.C. è il tempio perfetto, il simbolo dei valori e della cultura della Grecia. Imitato e idealizzato da chi quei valori voleva, (anche soltanto formalmente), fare propri ma anche mortificato da chi, per piegare i Greci, lo ha destinato a misere funzioni permettendo ruberie e spoliazioni. Non c'è riuscito. Troppo grande l'opera e l'amore del popolo per essa. Durante la guerra per l'indipendenza i Turchi, asserragliati sull'Acropoli, a corto di munizioni cominciarono a demolirlo per ricavare pallottole dal metallo che teneva unito il marmo. I Greci assedianti, resisi conto del fatto, chiesero una tregua per offrire, in cambio della salvaguardia del Partenone, munizioni ai nemici assediati. Pronti a morire per il tempio, come il giovane che durante l'occupazione italo-tedesca del 41- 43 arrampicatosi sull'Acropoli riuscì ad ammainare la bandiera degli occupanti e ad issare quella della Grecia. Quello stesso giovane poco tempo fa (uomini così non diventano vecchi, tutt'al più antichi) non ha esitato a protestare con veemenza, fino allo scontro fisico (ha oramai 90 anni) per le condizioni cui è sottoposto il suo popolo dai nuovi occupanti.

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