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DECADENTISMO Concetto legato in genere ai grandi sconvolgimenti
sia del tipo |
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SOCIALE |
INDIVIDUALE |
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L’aspetto più evidente è una riflessione tra il
passato, il presente e il futuro. I fatti vengono
interpretati in quanto azioni umane Nell’ambito artistico-lettario
si riconosce un atteggiamento dello spirito volto a cogliere, nella parabola
umana, una progressiva perdita dei valori originali. L’ artista decadente (inteso anche in ambito
letterario, teatrale ecc.)è chiuso in sé stesso, non riesce
ad esprimere l’esistente. Per farlo essendo inevitabile, si affida a elementi formali ed il mito del bello raccoglie in sé
tutte le dimensioni dell’esistente. La conseguenza è una dissoluzione delle strutture
estetiche (si pensi alla proporzione, alla misura, alla utilitas, firmitas e venustas di Vitruvio), con evidente svuotamento dei significati. Ci
troviamo davanti al caso limite di significante (quello che appare) senza
significato (quello che è). Il “Vittoriale” di
D’Annunzio è la realizzazione
più perfetta di quanto fin qui detto. Sul piano letterario si assiste alla
crisi della identità individuale, mentre sul piano
artistico si manifesta un forte legame con il “simbolismo” che, rifiutando le
apparenze sensibili si proponeva di raggiungere un mondo diverso dal presente
utilizzando la forza evocativa dei simboli. |
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NELLE ARTI FIGURATIVE IL DECADENTISMO E’ |
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DI UN PERIODO O DI UNA SOCIETA’ |
DEL SINGOLO ARTISTA |
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Si manifesta con il passaggio da un’arte evoluta a
forme rozze e inespressive |
Si manifesta con l’evidente declino delle sue
capacità creative |
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Gli storici hanno ritenuto per secoli che nell’arte
ci sia un alternarsi di periodi diversi (classico,
medio evo, rinascimento) che determina una sorta di “ritorno ciclico”. Agli
inizi del 900 l’austriaco Riegl sostenne invece che le variazioni non sono l’espressione della fine ma manifestazioni di
mutamenti di stile,consentendoci così di affrontare con correttezza il
fenomeno Gustav KLIMT. |
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Gustav
KLIMT (1862-1918) è artista di grande cultura e
morbosamente raffinato. Le sue figure, i suoi nudi,degni
di un pittore classicista, sono volutamente deformati, quasi un’anticipazione
dell’espressionismo. La sua arte, capace di fondere forme moderne con segni
“storici” denuncia la fine imminente del suo mondo (muore praticamente
insieme all’impero Austro-Ungarico) e ci comunica che l’arte è il prodotto di
una civiltà ormai estinta e che in
quella che verrà potrà sopravvivere solo come ricordo di sé stessa. |
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