L’IMPRESSIONISMO

Il “salon des refusès” (la sala dei rifiutati)

E’ la prima reazione alla pittura accademica. Il 15 maggio 1863 Napoleone III consente ai giovani artisti, le cui opere sono state rifiutate dagli accademici, di esporre al pubblico le loro opere. Viene esposta per la prima volta “Le dejuner su l’herbe” di Manet. 

Tutto quello che veniva ritratto dagli impressionisti doveva essere luminoso.

Le ombre non dovevano assolutamente togliere splendore al quadro.

Il 15 aprile 1874, dopo un lavoro avviato da anni,  i pittori dela “Società anonima” (i futuri Impressionisti) organizzano una mostra delle loro opere nello studio del fotografo Nadar in Boulevard des Capucines . Ironizzando su un’opera di Monet “Impressione, levar del sole”  il critico Leroy chiamerà l’esposizione La “Mostra degli Impressionisti”.

Alla mostra parteciparono Monet, Renoir, Pisarro, Degas, Cezanne, Sisley, Morisot

La novità della pittura impressionista consiste nel tentativo di rendere la mobilità delle cose, il loro continuo divenire, cogliere l’istante come realtà che ci appartiene

Nel 1882 l’ultima mostra collettiva. Le divergenze di opinioni e di tendenza portarono ala disgregazione del gruppo storico

Edouard MANET (1832-83)

Dipinge solo quello che vede, con pennellate larghe, colori giustapposti zone d’ombra ridotte al minimo.

Colazione sull’erba

Olimpia

Il bar delle Folies Bergere

 

Claude MONET (1840-1926)

Il più impressionista degli impressionisti.

Usa pennelli grossi e tocchi rapidi. Studia dall’effetto della luce sul colore

La cattedrale di Rouen

I papaveri

P.A. RENOIR (1841-1919)

Costruisce forme senza contorno utilizzando solo il colore.

Le Moulin de la Galette

Il Palco

Edgar DEGAS (1834-1917)

Non condivise mai gli assunti di  base degli Impressionisti. Indugia sui particolari. Non rinunciò mai al disegno e al lavoro svolto in studio. La sua non era un’arte spontanea ma pensata e ragionata.

La lezione di ballo

L’assenzio

C.  PISSARRO (1830-1903)

Particolarmente interessato alla pittura di paesaggio fonde la luministica  di Monet con il volumico di Cesanne.

Gelata bianca

Alfred SISLEY(1839-99)

Particolarmente felici le sue opere sui riflessi dell’acqua e gli effetti della luce sulla neve.

Gli elementi del quadro restano autonomi e non si confondono in cromie indistinte.

Inondazione a Port-Marly

Berthe MORISOT (1841-95)

Le sue opere non mostrano mai la pennellata nervosa dei veri impressionisti. Le sue immagini sono più solide e precise anche se non rinuncia al carattere lieve e delicato.

Il porto a Lorient

 

Gorge SEURAT 1859-91)

Applica con precisione matematica alla sua pittura sulle leggi ottiche di Chevreul.

Una domenica pomeriggio all’isola della Grand Jatte

Paul GAUGIN (1848-1903)

Rappresenta la realtà non come è vista ma come è percepita dall’artista. Colori non naturali, forme ridotte all’essenziale agiscono sulla immaginazione di chi guarda portandolo, oltre il soggetto, verso universi privati di sensazioni.

Giacobbe che lotta con l’angelo.

Come! Sei gelosa?

Paul SIGNAC (1863-1935)

Si muove come l’amico Seurat ma con macchie cromatiche più larghe e diradate.

Colazione

Vincent VAN GOGH (1853-90)

Autodidatta ebbe come unico scopo nella vita di diventare artista. Il quadro per Van Gogh non ha carattere descrittivo ma è un pretesto per trasmettere le emozioni che l’autore prova davanti a quello che rappresenta.

Mangiatori di patate

Campo di grano con volo di corvi

TOULOUSE- LAUTREC (1864-1901)

Trasforma il colore in segno. Il tocco veloce non fissa il momento degli impressionisti ma è sintesi e fornisce una concisa sollecitazione, per questo i suoi lavori hanno un taglio di tipo fotografico. È il creatore del moderno manifesto.

L’addestramento delle nuove arrivate da parte di Valentin le Desossé

La cantante Yvette Guibert mentre esegue Ginger Longer Loo

CEZANNE (1839-1906)

Rappresentò la natura non come qualcosa di immobile, cercando di coglierne la struttura profonda e non l’apparenza come gli altri impressionisti. Amò i forti contrasti del colore e la densa materia pittorica